giovedì 5 agosto 2010

LA COMUNICAZIONE

Progettato per gli studenti che si accingono a seguire corsi di scienze della comunicazione e per tutti coloro che, dell'ampio ambito della comunicazione, cercano una cornice di riferimento entro cui ordinare le diverse teorie e prassi emerse, con relativi pensatori, il manuale "La Comunicazione" di Mario Ricciardi  è una svolta tra i classici manuali di comunicazione.
Ricciardi, infatti, scrive per il lettore 'contemporaneo', che non è più il lettore di metà del secolo scorso: se studente indifferente, offre una distinta base per la comprensione generale delle basi delle scienze della comunicazione; se studente 'vero discente' offre, oltre ad una analisi concisa e molto chiara dei diversi "paradigmi" attraverso cui si è sviluppata la comunicazione, le parole dei protagonisti di questa scienza, attraverso lunghe e focalizzate citazioni tratte dalle opere più significative dei "maestri" citati, senza tralasciare i riferimenti ai loro contributi più ampi, garantiti da una breve biografia cui segue una bibliografia essenziale e molto focalizzata.
Il manuale è molto utile e decisamente efficace, grazie alla sua struttura:
- analisi dei paradigmi e dei cambiamenti profondi che muovono l'innovazione;
- analisi dei maestri, portatori del cambiamento;
- selezione accurata della bibliografia.
Quindi,  troviamo, sempre in perfetto ordine:
- una parte introduttiva alle grandi macroaree di indagine;
- entro ogni macroarea i settori più importanti per la comunicazione;
- entro ogni settore alcuni autori, con citazioni e bibliografia specifica.
Si tratta di ciò che ogni studente vorrebbe potere trovare in un manuale di riferimento dei primi anni: la nota di avvio e di riflessione di un eccellente docente della comunicazione e gli strumenti per proseguire da sé (vedi anche indice completo riportato sotto).
Ecco perché ho scritto che il testo è rivolto al lettore 'contemporaneo'. Ricciardi, con un che di nostalgico, ma anche con profondo realismo, si rende conto che il discente di oggi non è più (mediamente) colui che segue un percorso di ascesa al sapere, che cerca autonomamente il confronto con le fonti, che approfondisce oltre il testo. Per questo la struttura del testo è un po' come un sentiero tenuto molto bene, che segna percorsi chiari e stimolanti intersezioni, sollevando un poco il lettore contemporaneo dal suo onere di approfondimento.
E riporta così alla luce i nessi e le strutture che soggiaciono all'ampio ambito denominato "comunicazione", che rischia oggi, tanta è l'informazione che circola, di perdersi nei rivoli i più diversi, offuscando le proprie solide fondamenta. Di questo, infatti, l'autore parla nella premessa: “In questo volume – ci spiega nella premessa – intendiamo contrastare la diffusa convinzione che la comunicazione sia un sapere senza fondamenti, un campo ibrido in cui si mescolano casualmente interessi e discipline diversi. Noi pensiamo, al contrario, che sia un crocevia di culture e di ricerca scientifica e umanistica”.

Sono contento di un testo così ben progettato.

Ecco i contenuti:

Premessa

Parte prima
Comunicazione e civiltà

Oralità e scrittura
1. Dal passato al presente - 1.1. Dalla scrittura all’ipertesto - 2. Claude Lévi-Strauss - 2.1. La comunicazione è la struttura della società - 3. Eric Havelock - 3.1. La mente alfabetica - 4. Walter J. Ong - 4.1. La scrittura è una tecnologia - 4.2. La scrittura ristruttura il pensiero - 4.3. I media e la comunicazione umana - 5. Jack Goody - 5.1. Comunicazione e conoscenza - 5.2. Tecnologia della mente

Lingua e segni
1. Ferdinand de Saussure - 2. Formalismo - 2.1. Il Circolo linguistico di Praga - 2.2. Roman Jakobson - 3. Strutturalismo - 4. Semiotica-semiologia - 4.1. Narratologia - 4.2. Vladimir Propp - 4.3. Algirdas J. Greimas - 5. Roland Barthes - 5.1. Il mito è parola - 5.2. Il testo al plurale - 5.3. Linguistica e semiologia - 6. Umberto Eco - 6.1. «Opera aperta» - 6.2. «Fenomenologia di Mike Bongiorno»

Scienza dei media
1. Harold Adams Innis - 1.1. Monopolio e potere - 1.2. Tendenze e civiltà - 1.3. «Impero e comunicazioni»: un esempio di anti-storia totale - 2. Marshall McLuhan - 2.1. «La galassia Gutenberg. Nascita dell’uomo tipografico» - 2.2. Lo stile: comunicare col lettore - 2.3. Media intelligenti - 2.4. Il medium è il messaggio - 2.5. Media caldi e media freddi - 2.6. «Il villaggio globale» - 2.7. McLuhan e il suo tempo

Parte seconda
I media nella società

Comunicazione e politica
1. Sovversione e legittimazione - 1.1. 1789: la festa rivoluzionaria - 1.2. 1848: parlare in pubblico - 1.3. La comunicazione politica come demagogia - 1.4. Magia e popolo - 1.5. Psicologia di massa - 2. Max Weber - 2.1. L’imprenditore capitalista - 2.2. Il potere carismatico - 2.3. Il grande demagogo - 2.4. Le professioni della politica

Comunicazioni di massa e società di massa
1. Come agiscono i mass media - 2. Walter Benjamin - 2.1. Tecnologia e medium - 2.2. La ricezione: tecnologia e fruizione - 2.3. Andare incontro al fruitore - 2.4. Teatro e cinema - 3. Theodor Wiesengrund Adorno - 3.1. Adorno contro Benjamin - 3.2. Feticcio e regressione - 3.3. Musica e film - 3.4. Industria culturale - 3.5. Autorità, autoritario - 4. La società del benessere - 4.1. Consumo ed esclusione - 4.2. Herbert Marcuse: il gran rifiuto - 4.3. Jürgen Habermas: agire comunicativo

Parte terza
Tecnologie, comunicazione e reti
Macchine per comunicare
1. Alan Turing - 1.1. La Macchina di Turing - 1.2. Il Test di Turing - 2. Norbert Wiener - 2.1. Le origini della cibernetica - 2.2. Feedback e messaggio - 2.3. Computer: la macchina speciale - 2.4. Informazione e comunicazione: Shannon e Wiener - 2.5. La cibernetica - 2.6. Macchine e umani - 2.7. Etica della responsabilità

Ipertesti e Internet

1. Vannevar Bush - 1.1. «As We May Think» - 1.2. L’utopia di Memex - 1.3. La società dell’informazione - 2. Douglas Engelbart - 2.1. La madre di tutte le presentazioni - 2.2. «Augmenting Human Intellect» - 2.3. Lavoratori della conoscenza - 2.4. Manipolazione, simboli e cooperazione - 3. Theodor Nelson - 3.1. Inventare l’ipertesto - 3.2. Xanadu - 3.3. Letteratura - 4. Tim Berners-Lee - 4.1. Il web - 4.2. La cultura del web - 4.3. Il web e la globalizzazione

Parte quarta
La società digitale

Digital media contro mass media
1. Dalla società di massa alla società digitale - 2. Libro a stampa, libro elettronico - 3. La vita sullo schermo: 1995, Sherry Turkle - 3.1. Lo schermo sostituisce il libro - 3.2. Finestre sullo schermo - 4. «Re-mediation»: 1999, Jay David Bolter - 4.1. La tradizione dei media («remediation») - 5. La logica del database: 2001, Lev Manovich - 5.1. Interfaccia culturale - 5.2. Interattività e creatività - 6. Cultura convergente: 2006, Henry Jenkins

Media e network
1. Media e modernità: John B. Thompson - 1.1. Il sistema dei media - 1.2. La natura dei media - 2. La società dei network: Manuel Castells - 2.1. La nascita della società dei network - 2.2. Informazionalismo - 2.3. Identità: Io-rete - 2.4. La grande mutazione - 3. Il mondo in rete - 3.1. Il cyberspazio - 3.2. L’età dell’accesso: Jeremy Rifkin - 3.3. Comunità virtuali: Howard Rheingold - 3.4. «Smart mobs» - 3.5. Hacker: Pekka Himanen

Bibliografia

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