Il testo di Graziosi Andrea è un breve libretto, conciso e scritto in modo chiaro e consequenziale, che offre una lettura dell'Università italiana nella sua evoluzione storica. E' scritto, infatti, da uno storico che, peraltro, nei suoi studi, si è concentrato sull'analisi dei regimi sovietici. Questo gli dà spunto per introdurre acute osservazioni rispetto alla pianificazione statale e all'autonomia. Focalizza inoltre con grande efficacia i temi della differenziazione e della diversità tra studio universitario e formazione professionale, nonché tra università orientate alla ricerca e università orientate alla didattica (che esistono, separatamente, nei modelli statunitense ed anglosassone). Il testo richiede al lettore di conoscere un minimo il mondo universitario, ma ha il pregio di introdurlo ad un viaggio nel tempo dell'Università, evidenziando, in ogni capitolo, i punti salienti del processo di modificazione dall'università di élite a quella di massa, sviscerando, dati statitistici alla mano, i pro e i contro dei diversi interventi legislativi intervenuti nel settore.
Il valore del testo sta nella sintesi che non è sola descrizione dell'accaduto, ma revisione dello stesso alla luce degli sviluppi sulle teorie del capitale umano, sul tipo di bene che l'università offre o potrebbe o dovrebbe offrire, sul confronto internazionale, specificamente con le realtà statunitensi ed anglosassoni, svolto in modo ragionato e del tutto privo di retorica. Non troverete un testo che si lamenta di questo e di quello, che parla di baroni e baronetti, di sprechi e via dicendo: il testo è analitico, non scritto da un giudice in base a 'quel che si dice', ma da un professore che, limpidamente, analizza che cosa è successo dalle prime leggi di inizio secolo scorso alla riforma attualmente in Parlamento.
Proprio ragionando sull'Atto del Senato 1905 il libro conclude, non tanto pre-figurando ipotetici utopie, quanto stringendo su quanto è presente nell'Atto citato per stimolare ragionamenti e riflessioni sulle consequenze di diverse opzioni e direzioni.
Se volete un manuale che riporti tecnicamente la struttura dell'ordinamento delle Università, aggiornato al 2005, senza dubbio un buon testo è "Il sistema universitario italiano. Normativa e operatività. Con CD-ROM", di Matelda Grassi, di cui ho fornito una breve recensione su aNobii: un testo estremamente ben compilato e completo che consiglio per tenersi aggiornati sull'impianto amministrativo delle Università, almeno sino al 2005, quando il libro è stato edito.
Confidiamo in una riedizione aggiornata!
Se siete invece alla ricerca di una serie di testi nei quali gli autori si sono 'sporcati le mani' nella materia, creando veri e propri progetti di ampio respiro, introducendo e testando strumenti innovativi e sperimentali nel contesto italiano, potete leggere "I Quaderni" del Comitato del CNVSU, editi da Il Mulino: una breve sintesi dei principali si può trovare presso il sito del CNVSU.
Inoltre, sempre per le edizioni Il Mulino, con riferimento ai sistemi contabili delle università italiane, merita citare: "Esperienze di contabilità economico-patrimoniale nelle università", a cura di Marco Tomasi e Giuseppe Catalano, nonché "La contabilità economico-patrimoniale nelle università. Aspetti metodologici e principi contabili", a cura di Giuseppe Catalano.

Infine, sempre considerando progetti di sperimentazione entro e tra le Università, cito il testo, edito da Marcianum Press, "Management nelle università e negli enti di ricerca", a cura di Giuseppe Catalano, Michela Arnaboldi, Fabio Poles, testo che raccoglie una sintesi dei project work svolti per il Master della scuola SUM del MIP - Politecnico di Milano.
Seguirà l'edizione aggiornata relativa ai lavori della terza edizione del Master (2008-2010).